Non facile il mestiere di avvocato. Come tutte le professioni intellettuali richiede prima di tutto Sacrificio.
Il Sacrificio è un bene prezioso che quasi tutti gli aspiranti avvocati conoscono bene. Significa dover lavorare come somari, sottopagati, frustrati ed affamati. Ma quello che ti restituisce è la percezione limpida di cosa sia e quanto valga il nostro lavoro. Che è una missione. Che richiede il sacrificio della nostra vita, ogni giorno.
Ma non tutti sono così fortunati da poter beneficiare dei frutti del sacrificio. Mi riferisco anzitutto ai figli d'arte. E a quelli cresciuti nella bambagia.
Certo, anche a loro non è preclusa la possibilità del Sacrificio. Tuttavia troppo più comodo farsi aprire lo studio dal Papà. Del resto, "non tutti sono così fortunati da avere il papà avvocato...".
E vogliamo parlare delle rate del mutuo, o del pagamento della cassa forense. Quanto è bello la sera tornare a casa e rifugiarsi nella stanzetta attrezzata per giocare ai videogiochi, sollazzandosi con generi di conforto di varia natura. Che tanto a fine mese il papà continua a passare la diaria.
Noi invece no. Noi passiamo le sere in Studio a progettare, a sognare, e così onoriamo il nostro Sacrificio. E dei suoi frutti possono beneficiare prima di tutto i nostri clienti e i nostri assistiti.
Abbiate sempre fame.
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