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Immagine del redattorePaolo Serrangeli

Alle 6 del mattino

Aggiornamento: 11 mar 2021

Alle sei del mattino a Feltre non c'è un gran ché.

E allora, noi che ci alziamo presto, non abbiamo altro posto in cui trovarci che la Stazione dei Treni.

Le stazioni ferroviarie sono luoghi affascinanti, come tutti riconoscono. La dimensione del viaggio, la malinconia della partenza e l'entusiasmo che c'è nella riscoperta di ogni destinazione, ciò che separa l'immaginazione da quello che poi troverai, che è sempre uguale, ma ogni giorno diverso. Perché mutiamo continuamente.

Alcuni dicono che si muore un giorno alla volta. Condivisibile. Ma io preferisco pensare che, in realtà, ci trasformiamo ogni giorno un po' alla volta. Del resto anche nei Tarocchi la carta della morte significa cambiamento.

E dunque, eccoci qua alle sei del mattino. ad assistere al cambiamento che ci aspetta dietro alle montagne, quando in alto è ancora così buoi che le stelle sembrano piccoli buchi bianchi. E il sole si lascia aspettare. Che tanto prima o poi sorgerà lo stesso, comunque la si possa pensare.

Alle sei del mattino si incontrano persone particolari. Ricordate il caso Codice d'onore? ne ho parlato qualche giorno fa. Ecco, 'stamattina, dopo oltre un anno, mi sono incontrato con il Carabiniere che ho difeso in Corte Militare. Mi ha riportato gli occhiali che avevo lasciato nella sua macchina. E' stato bello ricordare insieme la faccia del Tenente torchiato davanti ai Giudici. Ed è venuto fuori che, effettivamente, gli avevo proprio detto di tacersi, seppure cortesemente.

Lasciando fluire, ricordo altri incontri particolari. al Buffet della stazione. All'Avvocato Gianfranco TANDURA piaceva molto trascorrere le mattinate seduto in veranda a leggere il giornale. Qualche volta ci siamo incontrati. Ed è in quei momenti che si imparano aspetti della professione che tra le pareti dello studio, indaffarati a rincorrere i termini e le udienze, spesso vengono trascurati.

Gianfranco TANDURA è stato un leone del foro, e anche un maestro per molti. Io ho sempre apprezzato di lui la sua propensione al dissacrare. Dissacrare significa per noi umanizzare l'autorità, ed è molto utile per rassicurare le persone che ci chiedono aiuto.

E così, inizia un'altra giornata, da trascorrere in Studio oppure in Tribunale. Ci divertiamo, però, alla fine, perché il nostro mondo ci permette di esplorare l'umanità in molti aspetti che, in altre circostanze, sfuggono. Si, effettivamente noi operatori del diritto abbiamo una prospettiva privilegiata. E dobbiamo solo ringraziare per l'occasione concessa, perché conoscendo l'uomo, la vita acquista un sapore totalmente diverso.

E un nuovo sole alla fine è nato.




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